Ho sonno!
Dov’è il bagno?
Ho fame!
Quando arriviamo in albergo?
Sono stanca!
Quando mangiamo?
Possono avere 18 anni o 12, non importa, non c’è gita scolastica che non esordisca così, con una commovente fiducia nell’onniscienza del prof in viaggio
Questa volta siamo alla scoperta di Lisbona, quattro giorni iniziati ben prima del sorgere del sole e proseguiti su e giù per la città sotto un sole sfacciatamente estivo.
Lisbona è mediterranea e multietnica, piena di affascinanti vicoli e vicoletti, qualcuno un po’ malconcio, straripante di turisti, baccalà e azulejos.
Ci siamo inerpicati per le stradine dell’Alfama, tra muri colorati e muri scoloriti e tante salite su sanpietrini traditori. È la zona più antica della città, sa di antico e di mediterraneo, assai lontana dall’idea comune di capitale europea. E meritevole di ulteriore e capillare esplorazione, con meno sole e meno alunni 
Si arriva stremati al castello di Sao Jorge, vista – come si dice- mozzafiato sul fiume Tago e sulla città e un nutrito numero di pavoni che non sembrano aspettare altro che essere fotografati. E noi li abbiamo accontentati.